Stefano Rossi al FERMI

𝐒𝐓𝐄𝐅𝐀𝐍𝐎 𝐑𝐎𝐒𝐒𝐈 𝐀𝐋 𝐅𝐄𝐑𝐌𝐈:

𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞, 𝐥𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐥’𝐞𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢̀𝐚 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 “𝐮𝐦𝐚𝐧𝐨” 𝐥’𝐮𝐨𝐦𝐨!

Una giornata piena di riflessioni, di stimoli, di interazioni dialogiche sull’adolescenza e sulle dinamiche relazionali ed intergenerazionali.

Protagonista Stefano Rossi, psicopedagogista, studioso, conferenziere, che con il suo ultimo libro “Se non credi in te, chi lo farà?” sta avendo un eccezionale successo, convinto assertore della didattica cooperativa e dell’educazione emotiva che fa della pratica dell’ empatìa il cuore pulsante di ogni apprendimento.

Al mattino si parla di Bullismo e di Cyberbullismo agli studenti del territorio: le prime classi della scuola secondaria di secondo grado, con la partecipazione anche del Liceo Linguistico “Vico”, ed una folta rappresentanza della secondaria di primo grado (Istituto Comprensivo n.1 “Mazzini-Capograssi” Istituto Comprensivo Serafini-Di Stefano).

Sono presenti e salutano: il presidente del Consiglio Comunale, Cristiano Gerosolimo, che, a nome dell’amministrazione sulmonese, sottolinea l’importanza di questi eventi di culturalizzazione e di prevenzione; il comandante dei Carabinieri Di Giosìa, che evidenzia la necessità di un’azione concorde ed in rete tra enti pubblici ed Istituzioni per diffondere la cultura del rispetto e della legalità.

La Dirigente scolastica Luigina D’amico ringrazia i presenti, in particolare la referente del progetto sul Cyberbullismo promosso dall’IIS “Fermi” ed in rete con scuole, esperti, istituzioni, prof.ssa Filomena Monaco e la referente d’Istituto del Bullismo prof. Annalisa Barrasso.

Quindi avvia il dibattito esprimendo l’intenzione di occuparsi ancora di questo tema con lo stesso approccio metodologico, facendo confluire la variegata progettualità del Polo “Fermi”, dal Cinema alla Radio, e promuovendo l’interazione con le famiglie.

Al pomeriggio, alla presenza dei genitori,

degli studenti e dei docenti, Stefano Rossi insiste sull’importanza dei “racconti”, quelli importanti e significativi, della storia pubblica o personale, per capire ed interpretare la realtà, e sull’importanza, nella vita e nella memoria di ciascuno, di “immagini”, di situazioni, di persone che hanno lasciato un segno e ci hanno fatto sentire amati, compresi, abbracciati!

𝑳𝒂 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐, 𝒎𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒆𝒔𝒊𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂𝒔𝒄𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐.

[Lezioni d’amore per un figlio, Feltrinelli]